di Paolo Faraoni
Nella rivista “Il Popolo Cagliese” quindicinale stampato a Cagli agli
inizi del novecento, è presente un
trafilletto che prende visione delle variazioni dello Stato Civile
Comunale avvenute mensilmente. I mesi
osservati vanno dal maggio all’ottobre del 1912 e i dati raccolti non hanno la pretesa di una analisi sociologica
e demografica perfetta ma comunque evidenziano benissimo lo spaccato sociale,
le professioni svolte e i movimenti anagrafici della popolazione di quel
periodo storico.
Il dato che salta subito agli occhi è la differenza tra il numero dei nati
nei sei mesi presi in considerazione i nati sono stati 161 mentre i morti sono
stati 48 e i matrimoni 52. Visto che sono specificate anche le professioni dei
morti e dei contraenti matrimonio, è possibile analizzare la composizione
sociale della popolazione, che era composta prevalentemente da contadini,
braccianti, massaie e possidenti, ovvero i proprietari terrieri che gestivano
tramite i fattori i loro poderi sparsi nelle campagne coltivati dai mezzadri e
contadini.
I morti e i contraenti matrimonio definiti
agricoltori o contadini sono di gran lunga i più numerosi 41,
mentre 18 sono tra braccianti e operai, 8 massaie e una lavandaia, 6
possidenti, 3 bambini, più 1 studente, e
1 parroco.
Anche con questi pochi dati possiamo ben inquadrare la composizione sociale
degli abitanti che in larga parte erano contadini o braccianti, presumibilmente
con un livello di istruzione molto basso considerando che nel 1900 in Italia gli analfabeti erano il 56%
della popolazione. Il lavoro femminile era relegato a quelli domestici o dei
campi. A Cagli e nelle frazioni più popolose, oltre ai numerosi possidenti ovvero
proprietari terrieri, erano presenti gli artigiani necessari a fare girare
questa economia prettamente basata sull’agricoltura e i commercianti che
vendevano i beni primari strettamente necessari, oltre ai gestori delle
numerose osterie. Dottori, avvocati, impiegati comunali, si contavano sulle
dita di una mano, mentre numerosi erano i religiosi e le religiose che sceglievano
questa strada e per avere una istruzione e per trovare una sistemazione
dignitosa e sicura. Se ancora ai primi del novecento la popolazione era
composta principalmente da contadini e braccianti quasi analfabeti, possiamo
immaginare cosa erano le Società del medioevo o del rinascimento o del 600 e 700. Dopo questa breve analisi possiamo
avere uno scenario di quelli che erano gli attori principali di tutti i
movimenti politici e sociali, guerre comprese di inizio secolo. Tanta povera
gente che stentava a mettere insieme pranzo e cena, con cultura pari allo zero
che veniva manipolata a piacere da tutti quelli che o con la paura o con le
bugie, o con la tirannia sfruttava per i loro interessi la loro povertà e
ignoranza.
MAGGIO
1912 RIEPILOGO DATI: NATI 26 – MORTI 9 – MATRIMONI 6
OCCUPAZIONE DEI MORTI: 1 POSSIDENTE – 3 CONTADINI – 5 MASSAIE
OCCUPAZIONE DEI CONTRAENTI MATRIMONI: 4 COPPIE DI CONTADINI E 2 DI
OPERAI.
GIUGNO
1912 RIEPILOGO DATI: NATI 39 – MORTI 8 – MATRIMONI 9
OCCUPAZIONE DEI MORTI: 2 POSSIDENTI – 2 CONTADINI – 1 STUDENTE – 1
PARROCO – 1 MASSAIA – 1 BAMBINO
OCCUPAZIONE DEI CONTRAENTI MATRIMONI: 6 COPPIE DI AGRICOLTORI – 3 COPPIE NON
SPECIFICATE.
Sottolineata
in rosso si tratta della mia bisnonna Virgili Domenica madre di nonno Paolo
Faraoni
LUGLIO
1912 RIEPILOGO DATI: NATI 18 – MORTI 10 – MATRIMONI 8
OCCUPAZIONE DEI MORTI: 3 CONTADINI – 2 MASSAIE - 4 BRACCIANTI – 1
BAMBINO
OCCUPAZIONE DEI CONTRAENTI MATRIMONI: 3 COPPIE BRACCIANTI – 4
COPPIE CONTADINI 1 COPPIA NON SPECIFICATA.
AGOSTO
1912 RIEPILOGO DATI: NATI 20 – MORTI 3 – MATRIMONI 5
OCCUPAZIONE DEI MORTI: 2 AGRICOLTORI – 1 BAMBINO-
OCCUPAZIONE DEI CONTRAENTI MATRIMONI: 2 CONTADINI – 3 BRACCIANTI.
SETTEMBRE
1912 RIEPILOGO DATI: NATI 22 – MORTI 6 –MATRIMONI 10
OCCUPAZIONE DEI MORTI: 6 CONTADINI –
OCCUPAZIONE DEI CONTRAENTI MATRIMONI: 4 BRACCIANTI – 5 AGRICOLTORI
– 1 POSSIDENTE
OTTOBRE
1912 RIEPILOGO DATI: NATI 36 – MORTI 12 – MATRIMONI 14
OCCUPAZIONE DEI MORTI: 4 CONTADINI – 1 LAVANDAIA – 1 OPERAIO – 2
POSSIDENTI – 4 NON REGISTRATI.
MATRIMONI NON REGISTRATE LE OCCUPAZIONI DEI CONTRAENTI.
L’età
media dei decessi maschili “naturalmente
in questi 6 mesi di raccolta dati” era
di anni 63 con pochi decessi nelle fasce di età dai 2 ai 32 solo 2 morti e dai
32 ai 62 con 4 decessi.
Dai due grafici emerge chiaramente
come gli uomini superavano abbastanza agevolmente la prima parte della vita,
mentre per le donne era in quella fascia di età che si concentravano i maggiori
decessi. I parti privi delle elementari attenzioni e cure, la cattiva igiene e
gli sforzi per i lavori pesanti penalizzavano di molto le donne. Anche con
questi dati frammentari abbiamo comunque una buona visione di come era fatto
l’ambiente sociale e lavorativo in cui hanno vissuti i nostri bisnonni o
trisavoli all’inizio del secolo scorso.
© Paolo Faraoni - ottobre 2019
Bellissima ricerca che fa capire qual'era la vita in Cagli 117 anni fa.
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