di Paolo Faraoni
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Panorama di Secchiano di Cagli |
Questa
breve nota cercherà di portare alla luce, quello che si nasconde nella toponomastica del “borgo” di Secchiano chiamato PALAZZO.
Dagli
sbancamenti del passato non si è potuto conservare nessun reperto, ma dai
ruderi rimasti e ancora in parte interrati,
si può risalire ed immaginare quello che poteva esistere circa duemila anni fa.
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Vista satellitare di Secchiano con indicazione, in giallo, della zona dove sorgeva la villa. |
Possiamo
fare ricorso anche alla memoria, per risalire a quando le scuole elementari si
frequentavano ancora nel paese, e il nostro caro maestro Artemio Palazzetti,
che amava molto raccontarci la storia e le tradizioni passate, ci teneva
incollati ai nostri banchi, con i suoi discorsi fantastici sulle scoperte
che erano state fatte durante gli
sbancamenti per la costruzione di case e garage presso il Palazzo, o sulle lumachelle
fossili delle lastre.
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Esempio di tubo in piombo per acquedotto |
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Esempio di mosaico a tessere bianche, rosa e nere |
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Frammenti di anfore |
A
volte, per il piacere di fare scoperte, si facevano delle veloci spedizioni
nello sbancamento di Albano, dove era situata una parte della villa. A quel
tempo si riusciva ancora con facilità a trovare nella parete di terra a circa
un metro di profondità dalla superficie del campo, la linea del pavimento a
mosaico, che in parte si può ancora osservare sul lato della strada.
Molto
probabilmente tutto il mosaico è ancora conservato intero nella piccola
porzione di campo rimasta intatta.
Negli
anni seguenti intorno al sito della villa romana, forse mai segnalata agli
uffici competenti, si sono costruite numerose abitazioni e, facendo sempre
ricorso alla memoria, venivano alla luce
muri in pietra, e frammenti di acquedotto in terracotta per un ampio perimetro.
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Esempi di tubi per acquedotto in terracotta |
Nei
dintorni di Cagli sono segnalati diversi resti di ville rustiche romane e
durante le arature emergono tracce di coppi, anfore, monete e bronzetti vari.
Questo a dimostrazione che queste località, erano ben antropizzate, soprattutto
durante i primi anni dell'età imperiale. Indubbiamente sarebbe interessante per
la storia locale, recuperare almeno in parte quello che rimane della villa
romana del Palazzo, magari anche una parte del mosaico interrato, come
recentemente è stato fatto con la villa rustica di Colombara di Acqualagna.
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Villa rustica di Colombara (Acqualagna) |
Questa
ricostruzione è basata soprattutto sui ricordi di un tempo, visto che tutti i
reperti sono andati dispersi. Allora si parlava anche di colonnine in marmo
recuperate e finite chissà dove, ma personalmente non ho mai avuto l'occasione
di poterle vedere.
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Ricostruzione della villa rustica di Colombara tratta da "Archeologia nelle Marche" di Mario Luni (Prato 2003) |
Resta fortunatamente una piccola porzione del sito che, se
scavato adeguatamente, potrebbe sicuramente rivelare interessanti reperti e
notizie utili ad ampliare le nostre conoscenze sulla storia locale.
© 2015 by Paolo Faraoni - Tutti i diritti riservati
Tutte le immagini, ad eccezione dell'immagine satellitare, sono state fornite dall'autore.
Molto interessante.
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