di Paolo Faraoni
Tutta la zona
intorno al piccolo paese di Fosto (Pu) è molto interessante per la ricerca
delle orchidee spontanee che fioriscono da marzo a giugno inoltrato. I margini
delle strade, i prati e i campi non più coltivati, e il particolare sottobosco
di ginepri e ginestre rappresenta l'habitat migliore per la crescita di queste
piante erbacee perenni il cui ciclo vitale è piuttosto lungo raggiungendo in
alcuni casi i venti anni.
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Fosto dalla strada per i prati di Serrintesta |
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Monte Acuto e Cimentini |
In Italia si
possono contare circa 150 specie di orchidee raggruppate in 31 generi, mentre
nella regione Marche ne sono state segnalate una settantina. In condizioni favorevoli
le orchidee possono fiorire ogni anno, le parti aeree hanno breve vita e nell'arco
di pochi mesi escono da terra, fioriscono, producono semi che aiutati dal particolare
fungo che li ingloberà nel proprio micelio cercheranno di germinare e produrre
una nuova pianta. Il tempo necessario dal seme alla fioritura di una nuova pianta
può variare a seconda della specie da quattro a quindici anni.
Alcuni generi
attraggono gli insetti con forme particolari e queste sono quelle più conosciute
e caratteristiche.
Verso la fine
di marzo, proprio sotto la chiesa di Fosto e sui margini della scarpata lungo
la strada possiamo trovare le prime fioriture di Ophys sphegodes che si classificano facilmente per il disegno a
forma di H o X che hanno nel labello di colore marrone e per la loro fioritura
molto precoce.
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Ophrys sphegodes |
Pianta molto variabile e molto comune negli
incolti erbosi e sassosi. Il nome deriva dal greco spekos (moscone) per la
rassomiglianza del labello con un moscone.
Se si guarda
bene accanto alle prime Ophys sphegodes,
e sempre lungo la scarpata della strada possiamo notare le prime timide Orchis paucifora chiamate così per l'infiorescenza
composta di pochi fiori, dal labello giallo con puntini rossastri e dal lungo
sperone.
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Orchis pauciflora |
Un'altra specie
molto facile da riconoscere perchè molto robusta , alta e dalla fioritura precoce
è l'Orchis purpurea che si trova
abbondante a 1 km. da Fosto (da Secchiano) sul ciglio della strada.
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Orchis purpurea |
Verso la metà
di aprile inizia una esplosione di fioriture e basta fare una breve passeggiata
fino alla pinetina lungo la mulattiera per i prati di Serrintesta per riuscire a
riconoscere una grande varietà di specie: Orchis
morio, Aceras anthropophoum (Il
nome deriva dal greco anthropos
-uomo- per la forma umana del labello), Orchis
simia dal latino simia (scimmia)
per la somiglianza dei fiori con piccole scimmiette.
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Orchis morio |
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Aceras
anthropophorum
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Orchis simia |
Con il mese di
maggio iniziano le fioriture più caratteristiche e belle, possiamo incontrare
decine di Ophrys holoserica var.dinarica,
tutte diverse tra loro.
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Ophrys hol.var.dinarica |
Anche le Ophrys apifera dal latino apis (ape) per la somiglianza del
labello a un'ape posata su un fiore, sono molto abbondanti, e se ne possono
ritrovare con i petali e il labello di diversi colori a dimostrazione del fatto
della variabilità della specie.
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Ophrys apifera |
Assieme alle Ophrys apifera possiamo rinvenire le Ophrys bertolonii dedicata al botanico
italiano A.Bertoloni. A volte si possono trovare piante con sepali e petali verdi.
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O.bertolonii |
E dall'incrocio
tra Ophrys bertolonii e Ophrys apifera abbiamo il raro
ibrido..... Ophrys vespertilio.
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Ophrys vespertilio |
A fine maggio e
inizio giugno i prati vicino alla pineta non finiscono di stupirci con ulteriori
e spettacolari fioriture. Con un po’ di attenzione possiamo rinvenire: Himantoglossum adriaticum, Cephalanthera
longifoglia, Anacamptis pyramidalis, Ophrys insectifera, Orchis coriophora
subsp.fragrans, Serapis vomeracea.
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Himantoglossum adriaticum, Himantoglossum adriaticum, Cephalanth era longifoglia, Serapis vomeracea, Anacamptis pyramidalis, Orchis coriophora subsp.fragrans, Ophrys insectifera, Ophrys insectifera |
Anche questa
breve nota come quella sui fossili della valle del Bosso vuole evidenziare le
bellezze naturali dei nostri incontaminati luoghi intorno a Secchiano.
Basta un prato o un incolto e un po’ di curiosità per osservare stupiti tutte le meraviglie che ci regala la natura.
Basta un prato o un incolto e un po’ di curiosità per osservare stupiti tutte le meraviglie che ci regala la natura.
© 2015 by Paolo Faraoni - Tutti i diritti riservati
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