di G. Presciutti, M.Presciutti, G.Dromedari
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L'inizio della lettera del Medico e Fisico Domenico Cattani |
E’ trascorso solo un mese e mezzo
dal terribile terremoto del 3 giugno 1781, quando il Medico e Fisico Domenico Cattani (almeno questo sembra il nome, poiché in alcuni punti la leggibilità del documento è scarsa), medico condotto della Terra di
Cantiano, prende carta, penna e inchiostro per scrivere una relazione sulla
situazione sanitaria venutasi a creare a causa dei danni provocati dall’evento
sismico. Molte abitazioni sono state distrutte o rese inagibili, e la popolazione, in particolare quella più
povera, è stata costretta a costruire rifugi di fortuna, utilizzando, come
spiega il dr. Cattani, “felci, paglia,
rami e alberi, case tutte che dall’acqua e dal sole si corrompono, avendone
poscia una pessima esalazione, molto pregiudizievole”.
Il Medico, suggerisce
l’opportunità di costruire case di legno, in luoghi asciutti, per evitare gli
effetti nefasti sopra descritti, che stanno nuocendo alla salute della gente.
Molto preoccupato appare il Dr. Cattani, per la possibilità che, in assenza di
rapidi interventi per alleviare i disagi della popolazione, le malattie possano diventare “difficilissime a curarsi”, anche a causa
della “tristezza degli animi” che “ha molto abbattuto la natura de’ corpi e i
medicamenti in conseguenza poco operano”. La relazione del medico
cantianese, conservata presso l’Archivio di Stato di Pesaro, con pochi,
efficacissimi, tratti, descrive in modo efficace e moderno la situazione e lascia
trasparire una sincera partecipazione e
vicinanza alle popolazioni colpite dal terremo del 3 giugno 1781. Un documento,
di grande valore, che di seguito trascriviamo integralmente:
Al Nome di Dio Amen
Io sottoscritto Medico Condotto di questa Terra di Cantiano, attesto
come dopo la disgrazia del terremoto del 3 giugno scorso, sono notabilmente
cresciute le malattie, non solo nella Terra, ma anche nel Territorio, e dal
carattere loro chiaramente apparisce essere prodotte dagl’incomodi che gli
abitanti, specialmente del Territorio, soffrono per essere privi delle loro
case e costretti a rifugiarsi in piccole capanne fabbricate di felci, paglia,
rami e alberi, case tutte che dall’acqua e dal sole si corrompono, avendone
poscia una pessima esalazione, molto pregiudizievole. Oltre di che, essendo
queste Cappanne angustissime, per la stessa popolazione ed corpi infermi che vi
sono, pregiudica similmente anche i sani, che sono costretti abitarvi, e aggrava
l’infermità medica, come si può con ragioni fisiche dimostrare.
L’unico riparo sarebbe quello, che, invece di abitare in dette
Cappanne, si costruissero sufficienti abitazioni di legno in luoghi asciutti,
per evitare ancora l’umido pernicioso del terreno, giacché sebbene si
riedificassero le Case, queste non potrebbero senza evidente pericolo abitarsi,
se non dopo qualche tempo, attesa la pestifera esalazione della calce. Ed ammessa una tale diligenza, sono di
avviso, che le malattie non solo diverranno
difficilissime a curarsi, tanto più che anche il timore concepito dal terremoto
e la tristezza degli animi ha molto abbattuto la natura de’ corpi, e i
medicamenti in conseguenza poco operano; ma di più saranno soggetti a delle
malattie contagiose, che sono, fra le altre, tutte le razze di febbri putride,
maligne ed anche inflammatorie, delle quali se ne veggono pur troppo i
principi, senza esaminare tant’altri gravissimi mali, che si producono
dall’umido, dalla sporchezza, dal gran caldo e gran freddo che si proverà in
dette Cappanne.
Ch’è quanto. In fede Cantiano questo dì 16 luglio 1781
Domenico Cattani Medico e Fisico manu propria
Concludiamo questa nota con l'invito a tutti coloro che sono in possesso di notizie su questo medico, a farle conoscere, per integrare la figura di questo personaggio, di sicuro interesse.
Concludiamo questa nota con l'invito a tutti coloro che sono in possesso di notizie su questo medico, a farle conoscere, per integrare la figura di questo personaggio, di sicuro interesse.
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La firma del dr.Cattani |
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