Ridolfo Capoferro da Cagli e il Gran Simulacro dell'Arte e dell'uso della Scherma


di Agostino Marini


Una delle tavole illustrate del Gran Simulacro dell'Arte e dell'uso della Scherma


A Cagli uno dei vicoli più caratteristici e fotografati porta il nome di Rodolfo Capoferro, un cittadino emerito di Cagli . Io sono nato in una delle case di questo vicolo e per questo ho pensato, diversi anni fa, di sviluppare una pagina web a lui intitolata e ho anche tenuto una relazione su questo argomento presso l’UNILIT di Cagli. 

Vicolo Capoferro a Cagli

Ma chi era RODOLFO CAPO FERRO da Cagli?
Questo concittadino era dovuto espatriare perché condannato per un grave reato avvenuto quando da giovane partecipava ai giochi in Cagli. Probabilmente aveva ucciso un suo coetaneo importante e, per salvarsi, si era spostato a Siena e qui, grazie alla sua abilità di spadaccino aveva creato un’Accademia di Scherma molto apprezzata. 



Morì esule rimpiangendo di non poter tornare nella sua Cagli; commovente è la supplica contenuta nella prefazione del suo libro dedicato al Duca di Urbino.


Il testo della supplica a Francesco Maria della Rovere
Ma torniamo alla mia ricerca. In quegli anni avevo trovato anche in vendita, per soli trecento euro, una copia del libro “Il Gran Simulacro dell’Arte e dell’uso della Scherma” e ne avevo proposto l’acquisto al Comune di Cagli. Purtroppo la mia proposta non ha avuto seguito (sono rimasti solo pochi esemplari in Italia in varie biblioteche storiche, ad es. Oliveriana di Pesaro, Biblioteca di Foligno, ecc.) e la copia in questione se l’è aggiudicata un’associazione di scherma di Toronto. 


Pensate, quest’autore e questo trattato sono famosi nel mondo, ma sconosciuti a Cagli e ignorati dai suoi concittadini e dagli pseudo-storici cagliesi. Segnalo che “Il Gran Simulacro dell’Arte e dell’uso della Scherma” si può scaricare liberamente in formato pdf dal sito Google libri storici.
La ricerca ha aperto un mondo a me sconosciuto, quello della scherma moderna che si basa sulle tecniche introdotte da questo nostro concittadino, famoso nel 1600 e nel 1700, quando si facevano ancora duelli per onore.
Capoferro ha introdotto una variante geniale, la “botta longa, che permetteva all’attaccante, piegando in avanti il ginocchio, di trafiggere l’avversario.
Ma vi invito a navigare attraverso i collegamenti sulla pagina 
http://agosmarini-capoferro.blogspot.com




Bibliografia su Capoferro Ridolfo
-Arseni Carlo ,Immagine di Cagli , Storia raccontata ..1989 Cortona ,Rodolfo
Capoferro Cap.XII pag 167 schermitore
-Brilli Attilio, Cagli e la sua terra , Viaggiatori e memorie , Citta di Castello ..1994
-da cap. Tarducci , pag113 "dal dizionarietto dei personaggi , Capoferri Ridolfo ,
Gran simulacro dell’arte e dell’uso della scherma riporta vari autori :
-da Bricchi Francesco , Annali della nuova Cagli dal1289 al 1658 , archivio Comunale Caglipag 184,
-da Gucci Antonio , Selve per la storia di Cagli , manoscritto 10 fascicoli
foglio 143 , archivio comunale cagli ;Vecchietti III 140, Agostini pag 27
-Archivio Agnese Mochi pag 101 e 102 Callium , Architectus Militaris e Tactica
"Rodolphus Capoferrus" gladiator eximius edidit " Il Gran Simulacro ... Senensis
1610 cum figuris"
-Josepho Santinio Staphylano , Picenorum Mathematicorum , accademia
Macerata 1779 , Ordine geografico pag 101 e 102 Callium , Architectus Militaris e Tactica " Rodolphus Capoferrus " , è il testo che descrive i più importanti cittadini piceni marchigiani suddivisi per provincie e città da cui deriva la pagina acquistata a Gubbio dalla fam. Mochi
-Gori Camellini 1771 Manuale degli Intagliatori senesi Tomo III pag 217-218
-Scaminozzi Raffaele Borgo San sepolcro allievo di Raffaellino del Colle incise su rame 43 tavole per Rodolfo Capoferrus da Cagli siena 1609
-Filippo Vecchietti e Tommaso Moro Biblioteca picena .. lett B e C Osimo 1793
Tomo III , personaggi marchigiani Capoferro pag 140-141 , Bricchi pag.88
-Alberto Marchionni , Trattato di scherma , 1847 Firenze descrive il trattato di
Capoferro capitolo per capitolo
-Bricchi Francesco , Orciano 1586-Cagli 1666 , teologo e canonico Cattedrale ,
opere " Vita di San Gerontio " 1658 Urbino; "Annali di cagli Antica" pubblicata in copia da E. Paleani 1981 Urbania e " Annali nuova Cagli dal 1289 al 1658 " vol. II Urbino 1641 Bilb. Com. Cagli
-Gucci Antonio , nato a Cagli 1596 Ð 1678, Segretario comunale , " Memorie
della citt. di Cagli e dei principi suoi dominanti " 5 vol. manoscritto, "Selve per
la storia di Cagli " manoscritto in 10 fascicoli ordinati per lettere albabetico Bibl. Com. di Cagli , Archivio S. Francesco
-DA SCRIMIPEDIA e WIKIPEDIA Autori testi scherma Storica XV e XVI sec Italiani
Jacopo Gelli ...
-Agrippa Camillo, Trattato di scientia d’arme , 1553 Milano
-Di Grassi Giacomo , Ragione di adoprare. 1570 Venetia
-Fabris Salvator , La scherma scienza d'arme , 1606 Copenaghen
-Capoferro Ridolfo, Gran Simulacro dell’arte e dell’uso.. 1610 Siena per Silvestro Marchetti e Camillo Turi , 1629 Siena per Ercole Gori, 1652 Bologna per Giuseppe Longo Alfieri Francesco, L'Arte del ben Maneggiare la SPADA, 1653 Padov

Frontespizio

Alcune informazioni trovate in rete su
Ridolfo Capoferro

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Ridolfo Capoferro (... – ...) è stato uno schermidore italiano, maestro di scherma nella città di Siena.
Il suo trattato è considerato il primo a trattare la scherma di spada da lato a
striscia. Ridolfo Capoferro è l'autore di un trattato di scherma intitolato Gran
Simulacro dell'Arte e dell'Uso della Scherma che è stato pubblicato a Siena nel
1610, nella tipografi di Salvestro Marchetti e Camillo Turi, ed è dedicato a
Federico Ubaldo della Rovere.
Malgrado venga considerato il primo trattatista di scherma di striscia, va osservato come circa un terzo delle tecniche incluse nel trattato faccia riferimento al taglio invece della punta, per cui l'influenza dei sistemi precedenti è ancora viva. Molte sono le innovazioni schermistiche la cui paternità è assegnata a Capoferro, ma gli studi recenti hanno individuato come molte delle caratteristiche del suo sistema facessero già parte del bagaglio schermistico dei Maestri che lo precedettero.
Il libro, illustrato con 43 acqueforti di Raffaello Schiaminossi, tratta dopo un'ampia parte dedicata alla teoria, di spada sola e spada e pugnale, seguite da
poche tecniche di spada e cappa e spada e rotella. Molte azioni, come ad esempio i giochi di mezza spada e le situazioni di gioco stretto, non compaiono
nel trattato di Capoferro, ma è logico pensare che facessero comunque parte
dell'insegnamento.
Il libro viene preso come riferimento per il primo schema di affondo perfetto
che caratterizza la moderna scherma sportiva. Anche se tale manovra si era già
delineata negli insegnamenti che lo precedettero (ad esempio in Francesco
Altoni), Capoferro è il primo a descriverlo completamente con tanto di tavola
illustrativa.
Il libro viene citato dalla maggior parte dei trattatisti successivi, segno della
grande popolarità raggiunta, anche grazie alle pregevoli tavole di cui è corredato. Una successiva edizione del 1629, sempre a Siena a cura di Ercole
Gori, presenta scene bibliche come sfondo delle varie tavole.


© 2019 by Agostino Marini - Tutte le immagini sono state fornite dall'autore 

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