domenica 25 aprile 2021

Alcune attività produttive nel territorio del Nerone da metà 800 a metà 900

  In questa nota di Paolo Faraoni, tratta dal suo libro "SECCHIANO NEL CUORE" si racconta di quelle forme di economia minore che hanno caratterizzato le vallate appenniniche nel secolo compreso fra la metà dell'ottocento e la metà del novecento, quando poi il progresso tecnologico ha determinato un cambiamento radicale anche delle società rurali. 
  Si trattava di attività legate al taglio della legna, all'estrazione di pietre da macina e da costruzione, alla produzione della calce, all'attività molitoria, attività molto faticose e non sempre adeguatamente remunerate, ma che hanno consentito ai nostri nonni e bisnonni il sostentamento delle  loro famiglie e di vivere con grande dignità. Memorie importanti che devono essere accuratamente conservate.

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venerdì 2 aprile 2021

La Torre di Montebello

       I decenni centrali del XII secolo furono quelli durante i quali lo scontro tra gli abati dell’abbazia di San Pietro di Massa e l’autorità comunale di Cagli fu più serrato e violento.

   Durante uno di questi scontri Cagli decise di “guastare” alcuni castelli e fortificazioni della vallata con l’intento di porre fine al potere degli abati e alle scorrerie che ne conseguivano.

   Tra i castelli distrutti c'era anche la Torre di Montebello. Nel 1299 gli “uomini di Massa di Monte Nerone”, chiesero di riedificare la fortificazione di Montebello, per “haver un luogo sicuro da ritirarsi per salvezza delle persone in ogni occorrenza di guerra” e per difendersi dalle incursioni che provenivano dal territorio di Città di Castello.

   I resti di quella fortificazione esistono ancora oggi e nell’articolo trovate la storia e le immagini.


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