E’ di recentissima
pubblicazione il libro di Franco Barbadoro intitolato “Le radici del Monte Catria storie di fiori piante e uomini”. Nel
titolo troviamo già la chiave interpretativa, il taglio, di questo
originalissimo lavoro dell’autore, il quale appoggiandosi a una documentazione
storica e botanica davvero ponderosa, traccia in circa venticinque capitoli
molto agili e godibili e 270 pagine riccamente illustrate con belle immagini a colori e fotografie storiche
d’archivio, un percorso di storie, dall’antichità fino all’età contemporanea,
dove i protagonisti sono gli uomini che hanno abitato, vissuto, studiato e
sfruttato la montagna, il Catria, nel loro rapporto inscindibile con le
risorse, piante, fiori, erbe, minerali, che la montagna ha offerto loro. Ed
ecco che condotti per mano da Barbadoro, ci rendiamo conto, piano piano,
capitolo dopo capitolo, che i veri protagonisti, non sono gli uomini, talvolta
anche importanti e famosi, ma il modo vegetale, colto e studiato nelle sue
mille sfaccettature e curiosità. D’altra parte anche nel titolo gli uomini
vengono dopo i fiori e le piante!
Scrive l’autore nell’introduzione:
“In questo lavoro è stato possibile
trovare, analizzare e infine raccontare, lo stretto intreccio che fin dall’antichità
ha unito e unisce il mondo vegetale del Catria con uomini di ogni periodo e
condizione. Alla sua eccezionale biodiversità botanica attingono da secoli le
diverse comunità umane, che ci hanno vissuto e ci vivono. Il mondo vegetale
emerge di frequente fra le pieghe della storia della nostra montagna, ora in
maniera esplicita, ora facendo appena capolino: con questo libro si è tentato
di mostrare quegli episodi in cui fiori, erbe e alberi hanno giocato un ruolo,
centrale o meno che sia”.
Il “tentativo” di Franco Barbadoro, aggiungiamo noi, non solo è
pienamente riuscito, ma sicuramente, come egli stesso auspica, aiuta il
lettore, leggendo le storie che capitolo dopo capitolo si susseguono, a “conoscere e apprezzare il mondo vegetale
come un valore in sé, che ci arricchisce perché siamo consapevoli che quel
fiore o quella pianta semplicemente esistono e giocano un ruolo importante
quanto il nostro per la vita della terra”.
Il viaggio proposto dall’autore
inizia con i pellegrini del I sec. d.C. che si recavano presso il tempio di
Giove Appennino, ubicato poco distante dalla stazione di posta ad Ensem, nei
pressi del Passo della Scheggia, per portarci poi ancora più indietro nel tempo,
nei boschi sacri degli antichi Umbri, con un’interessantissima analisi di
alcuni toponimi che restituiscono usi e riti strettamente legati alla vita di
quelle antiche popolazioni. Leggiamo storie di querce maestose che si intrecciano
con le celebrazioni di “Giove Grabovio”,
una delle divinità umbro-italiche, e poi, ancora si parla delle piante degli
eremiti, il nocciolo e la ferula, dalle quali hanno tratto il loro
nome due importanti romitori nati nel medioevo, S. Croce di Fonte Avellana e
San Bartolomeo di Fleruleta.
Sfogliando il libro, ci
troviamo in mano una vera miniera di storie, molte delle quali sconosciute ai
più, che ci sorprendono e meravigliano e che ci fanno anche capire come nel
corso dei secoli, la montagna enorme e immutabile, in realtà abbia cambiato
spesso il suo aspetto, sia per i mutamenti climatici che per l’intervento, a
volte distruttivo, degli uomini. Molto interessante a questo proposito la
descrizione dell’uso intensivo delle faggete presenti sul versante di Frontone
fatto nell’Ottocento, con gli alberi di faggio, tagliati per farne carbone e
ridotti a “mozziconi” i cui germogli diventano cibo per gli animali al pascolo,
che impediscono la ricrescita del bosco, determinando in poco tempo la fine del
bosco stesso.
E’ impossibile rendere
conto in una nota di presentazione delle moltissime notizie, curiosità e
suggestioni che il lavoro di Barbadoro contiene, talmente è ricco e documentato,
ma siamo convinti che il libro non possa mancare nella biblioteca di tutti
coloro che amano questi territori e vogliono conoscerne le radici più profonde.
Oltrechè acquistare il libro, consigliamo inoltre di
visitare anche il sito www.catria.net del
quale Franco Barbadoro è il curatore, quale ulteriore strumento utile per l’approfondimento
delle conoscenze, storiche e botaniche sul massiccio del Monte Catria.
Il libro è acquistabile presso l'Antica Farmacia del Monastero di Fonte Avellana, presso il Forno Pizzeria K2 di Chiaserna, oppure direttamente online al seguente link: Le radici del Monte Catria storie di fiori piante e uomini dal quale può essere visualizzata anche un'anteprima.
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