E' l'arco di Fondarca quello dipinto dall'artista Salvator Rosa nel 1640 ?

di G. Presciutti, M. Presciutti e G. Dromedari



Veduta dell'anfiteatro naturale di Fondarca con l'arco roccioso sullo sfondo
Negli ultimi anni hanno destato molta curiosità i numerosi studi effettuati dagli storici dell’arte per capire se, e in che misura, grandi pittori quali Leonardo, Raffaello e tanti altri, nella stesura dei loro dipinti si siano ispirati a luoghi reali oppure se gli sfondi dei loro quadri sono soltanto frutto della loro immensa immaginazione e creatività.
Con queste poche note vogliamo porre all’attenzione degli appassionati un quadro del pittore napoletano Salvator Rosa (Napoli, 21 luglio 1615 – Roma, 15 marzo 1673) conosciuto come “Paesaggio roccioso con cascata”, dipinto all’incirca nel 1640 ed attualmente esposto nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze.

Paesaggio roccioso con cascata (1640) di Salvator Rosa (*)
Alla vista del quadro il pensiero di chi ha avuto l’occasione di frequentare il complesso naturalistico di Fondarca a Pieia (Pu), a qualche chilometro da Pianello di Cagli (Pu), non può non essere andato all’arco naturale di Fondarca. E’ vero, peraltro, che di archi rocciosi in giro per l’Italia ve ne sono diversi, allora abbiamo cercato di capire se le dimensioni e le proporzioni di quello rappresentato dal pittore napoletano del Seicento fossero compatibili con quelle dell’arco di Fondarca. 

Autoritratto (1641) di Salvator Rosa (**)
Abbiamo affiancato al dipinto una fotografia scattata da un’angolazione simile, anche se non proprio identica a quella potenzialmente utilizzata dal pittore (la foto avrebbe dovuto essere scattata qualche grado più a destra) e i punti di analogia con il dipinto ci sono sembrati veramente molti.
A sinistra il dipinto di Salvator Rosa - A destra una fotografia dell'arco di Fondarca a Pieia (PU)
Abbiamo poi elaborato graficamente le due foto per mettere in evidenza, in giallo, i contorni interni ed esterni dell’arco, mentre con la linea rossa abbiamo evidenziato la roccia che nel dipinto appare in secondo piano, oltre l’arco, e che nella foto è visibile, ma parzialmente nascosta dalla vegetazione presente. Con i tratti celesti abbiamo infine evidenziato la cascatella che dà il titolo al dipinto e che nella realtà attuale non esiste, anche se, a onor del vero, proprio in quella zona, oltreché in molte altre zone dell’anfiteatro naturale di Fondarca, è presente un forte gocciolamento che potrebbe aver ispirato a suo tempo il pittore, oppure all’epoca era ancora attiva una piccola sorgente che originava la cascatella ritratta da Salvator Rosa. Non dimentichiamoci che sono ormai trascorsi quasi quattro secoli da quando il quadro fu dipinto! 
In giallo i contorni dell'arco, in rosso il profilo della roccia in secondo piano e in azzurro la cascatella del dipinto
Evidenziamo, infine, come anche le proporzioni esistenti fra i personaggi dipinti da Salvator Rosa e l'arco stesso siano del tutto compatibili con le dimensioni effettive del contesto di Fondarca.
I risultati delle nostre elaborazioni crediamo parlino da soli, ma ciascun osservatore potrà farsi un’idea propria della fondatezza o meno della supposizione. 
Le note biografiche di Salvator Rosa non ci aiutano ad avvalorare la nostra ipotesi, poiché la sua vita artistica si svolse fra Napoli, Roma, Viterbo e Firenze. Due tele del pittore, però, sono presenti anche a Fabriano, inoltre da uno studio pubblicato dalla prof.ssa Floriana Conte[1] apprendiamo che nel 1662, Rosa fece un pellegrinaggio presso la Santa Casa di Loreto, probabilmente partendo da Firenze, dove all’epoca si era trasferito. Segnaliamo infine come le cronache dell'epoca raccontino dell'amicizia stretta da Salvator Rosa con il pittore pesarese Simone Cantarini (Pesaro,1612 - Verona, 1648) che nel 1645 lo accompagnò in un soggiorno a Bologna.
Speriamo, con queste suggestioni, di aver stimolato la curiosità di appassionati ed esperti che possano contribuire con i loro interventi all’approfondimento della nostra tesi.
Confidiamo nei commenti e suggerimenti dei gentili lettori.

© 2015 by Gabriele Presciutti, Maurizio Presciutti, Giuseppe Dromedari - Tutti i diritti riservati




[1] Floriana Conte, Le opere marchigiane di Salvator Rosa, in “Paragone” n.61 (2010), pp.26-48

(*) "Salvator Rosa - Grotto with Cascades - WGA20048" di Salvator Rosa - Web Gallery of Art:   Image  Info about artwork. Con licenza Pubblico dominio tramite Wikimedia Commons -http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Salvator_Rosa - Grotto_with_Cascades_-_WGA20048.jpg#/media/File:Salvator_Rosa_-_Grotto_with_Cascades_-_WGA20048.jpg

(**) "Self-portrait by Salvator Rosa" di Salvator Rosa - http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/salvator-rosa-philosophy. Con licenza Pubblico dominio tramite Wikimedia Commons - http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Self-portrait_by_Salvator_Rosa.jpg#/media/File:Self-portrait_by_Salvator_Rosa.jpg

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